Siamo spettatori
attoniti dell’orribile attentato che ha avuto come obiettivo dei
ragazzi, una scuola! La mente corre alla strage di Beslan, cioè ad altri orrori
perpetrati in quello che dovrebbe essere il luogo della sicurezza, del
confronto, del dialogo, della crescita.
E rimaniamo senza parole. Colpire la scuola, colpire i
giovani non è solo un atto criminoso di impensabile efferatezza ma il tentativo
di togliere fiducia e speranza nel futuro di questo Paese. E’ questo il più
barbaro attacco che la criminalità organizzata abbia compiuto negli ultimi
decenni.
Negli zainetti si mettono i libri, i diari, i sogni e
le speranze di una generazione, non bombe, non ordigni esplosivi!
Tutti i simboli più significativi per la coscienza
democratica italiana sono stati attaccati in un sol colpo e, mentre celebriamo
l’anniversario della morte di Falcone, i giovani che orgogliosamente frequentavano la scuola a lui titolata
vengono colpiti a morte.
Noi ci stringiamo in un silenzioso abbraccio ai
ragazzi, ai familiari delle vittime, ma anche a tutto il mondo della scuola
perché non ripieghi su se stesso e non dimentichi che la scuola, la scuola
della legalità, la scuola delle relazioni umane è forse oggi l’unica speranza
dell’Italia.
Noi siamo e saremo sempre con voi.
Roma, 19 maggio 2012